Praticamente l’estate è una realtà, ci sta picchiando in testa con un accanimento feroce da giorni con un caldo maleducato e intollerabile e c’è voglia di costumi…
Per qualunque italiano DOC, anche il più indefesso lavoratore, è giunto il momento di chiudere baracca e andare in vacanza, quindi, se siete mezzi napoletani come me, al mare,
Un capo ineliminabile da mettere nel trolley è, ma guarda un po’, il costume da bagno, per cui il Ruvido vi fornisce seduta stante due dritte sullo stile e sugli acquisti.
Partiamo da un consiglio di base: io, passati i trent’anni, eviterei lo slippino, per due motivi fondamentali: o non avete più il fisico ( e la cosa migliore, al primo di agosto è prenderne atto serenamente, proponendosi di fare qualcosa per l’anno successivo ) oppure è semplicemente fuori luogo ostentarlo come dei coatti a Fregene, stile Verdone, non so se rendo…
Per cui shorts tutta la vita, almeno se vi riconoscete nel mio stile.
Sundek, i costumi-icona del surf
I costumi Sundek nascono a San Francisco negli anni cinquanta e fin da subito diventano un’icona per tutti i surfisti californiani e nel passato più recente un fenomeno di gran moda sulle spiagge di tutto il mondo.
Sono ormai strafamosi per la loro capacità di asciugarsi velocemente, sono infatti realizzati con due strati di nylon a rapida asciugatura, e per la loro resistenza grazie alle triple cuciture che li rendono indistruttibili nel tempo.
La collezione Sundek propone un sacco di bei modelli tra i quali spiccano il boxer memory e il boxer basico, caratterizzati dall’inconfondibile arcobaleno sul retro.
Fanno tanto surfista, anche un po’ vintage, e poi hanno un buon rapporto qualità prezzo, entro i cento euretti, anche meno online.
E poi indossare un Sundek è un po’ come sentirsi al centro di Un Mercoledì da Leoni…
PER I PIÙ PIGRI
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Vilebrequin, il fascino di Saint Tropez
Se volete un costume figo, veramente figo, uno status-symbol da bagno, beh, non ci sono dubbi, accattatevillo…
Per intenderci, il sito recita così (letteralmente):
“Le chiare giornate di sole di un’estate a Saint-Tropez sono ricche di attività, proprio come nel 1971 quando un appassionato di automobilismo, Fred Prysquel, si sedette sulla terrazza del caffè Sénéquier a osservare il mondo davanti a sé”
Boh, questo signore decide nel 1995 di mettere a produrre costumi da bagno, dedicando la collezione al rapporto padre/figlio, perchè ogni modello da adulto esiste anche nelle taglie da bambino (over sei mesi).
Belli, bellissimi, raffinati, molto Saint-Trop’ anni ’60, ma decisamente cari, minimo minimo 135 euri, ma si può arrivare fino a 450.
Troppo per un costume? posso essere d’accordo con voi, l’unico sistema per pagarli di meno è passare per un Mc Artur Glen tipo Fidenza, dove trovate i loro punti outlet.
LAST MINUTE SHOPPING
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MC2 St.Barth, l’alternativa
Il più recente dei tre marchi ed è anche quello che propone le stampe più divertenti e ironiche, con un livello qualitativo ottimo, sia come materiali che come fattura, ad un prezzo sostenibile, che parte da 79 euro e si spinge al massimo a 115.
Il concept è molto simile a Vilebrequin, con una tonalità più caraibica, molto easy e rilassata, abbinata a stampe divertenti e “italiane”, come quella con le Fiat 500 o i gelati.
Li trovate nei loro negozi monomarca oppure on line.
SHOP ON LINE…
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Alternative low cost
Che dire? noi siamo l’eleganza ai tempi della crisi, per cui trovo giusto darvi delle dritte sul da farsi quando il budget non consente sbavature.
Insospettabilmente, OVIESSE offre una linea di costumi marcati Maui veramente cool, qualitativamente ineccepibile, ispirata, come il brand suggerisce, ai boardshorts più famosi, ad un prezzo inferiore ai trenta euri che ci può stare.
Un’alternativa sono le linee uomo di Intimissimi, Yamamay e compagnia, anche se , in generale, li trovo tutti un po’ anonimi e con il logo troppo evidenziato.
Siete proprio messi male? siete in zona Milano? un giretto a “Il Centro” e troverete Primark, laddove gli shorts ve li tirano dietro a 9 euri, ma con un’avvertenza: se la vacanza dura più di due settimane, abbiate l’accortezza di comprarne almeno due paia, altrimenti il rischio è ritrovarsi letteralmente in braghe di tela, o, peggio, senza…
OPPURE…
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