Che vi posso dire, io ho un debole per Stefania Sandrelli e non l’ho mai nascosto.
Forse perchè Stefania è una donna che si nasconde e che devi scoprire, la bellezza della porta accanto.
Eppure a 16 anni era già una star del cinema italiano in prima pagina su tutti i giornaletti gossippari degli anni ’60.
Stefania, la ragazza dello scandalo
Siamo nel 1963 e Stefania Sandrelli ha 16 anni ed è già la ragazza di Gino Paoli, cantautore “maledetto” antipatico a tutti e questo direi che è un bell’inizio.
Alla sua verde età ha già recitato in Gioventù di notte e, soprattutto, ne il Federale (con Ugo Tognazzi) di Luciano Salce, e scusate se è poco…
In rapida sequenza arrivano Divorzio all’italiana a fianco di Mastroianni, Sedotta e Abbandonata e L’Immorale, tutti capolavori di Pietro Germi.
Indimenticabili anche Io la conoscevo bene e l’Amante di Gramigna, rispettivamente di Pietrangeli e Lizzani.
Quindi, riepilogando, a neanche vent’anni Stefania è una vedette con una figlia avuta a 17 anni da Paoli, con cui ha già tagliato i ponti, tanto che il poveretto ha tentato il suicidio.
Capite bene che la ragazza, per la morale bigotta democristiana degli anni ’70, godesse di una reputazione a dir poco discutibile.
È proprio questo che mi è sempre piaciuto in lei, il suo essere donna libera prima del sessantotto, quindi libera per convinzione, non per moda, vera seduttrice nascosta nei panni di una ragazza qualunque.
Ruvida, insomma…
Una carriera da star senza compromessi
Negli anni ’70 Stefania Sandrelli è una delle attrici di riferimento del cinema italiano, contesa dai migliori registi dell’epoca.
Per non annoiarvi, vi ricorderò, per puro beneficio di inventario, Alfredo Alfredo di Germi (con Dustin, il mio preferito), C’eravamo tanto amati, Brancaleone alle Crociate, L’Ingorgo e, last but not least, Novecento di Bertolucci.
Tutto senza perdere la sua fama di mangiauomini, a colpi di matrimoni e divorzi-lampo, come una Brigitte Bardot ma con la sua faccina pulita come dire ? nazional-popolare…
In quegli anni di commedie sexy, la nostra ragazza, nonostante la brutta reputazione, si concede solo in due episodi nei due film cult Dove vai in vacanza? e Quelle strane occasioni, da vera primadonna.
Gli anni ’80 e ’90: l’icona dell’erotismo d’autore
Questo ventennio (con la relativa decadenza del cinema italiano) porta comunque nuove opportunità per Stefania, che, dopo il meraviglioso La Terrazza di Scola, si ritrova in mezzo a Eccezzziunale Veramente (perdonami Diego, ma ‘sto film…) e Vacanze di Natale, due pilastri del trash italiano.
Mala tempora currunt, ma ci pensa Tinto Brass a consacrare Stefania Sandrelli al ruolo di divinità dell’erotismo, con La Chiave, e chi non l’ha visto corra a scaricarselo.
Se esiste un film che incarna il concetto stesso di sensualità, è sicuramente questo e lei è l’unica attrice italiana che poteva interpretarlo.
I successivi l’Attenzione e Una Donna allo specchio, sicuramente meno famosi, completano la trilogia sexy di Stefania, segnando un punto fermo nel panorama mondiale del cinema erotico.
Per ribadire la sua qualità come attrice, forse non serve neanche ricordare la sua parte in Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci e Speriamo che sia femmina di Monicelli, La famiglia, Mignon è partita film che le vale il David di Donatello per la migliore attrice protagonista, e Il male oscuro di Monicelli.
A ribadire il suo lato sensuale, ricordo anche la collaborazione con Bigas Luna in Prosciutto Prosciutto, per incantare anche le platee iberiche.
Serve dire altro di lei?
Beh, il terzo millennio le riserva ancora soddisfazioni, come L’ultimo bacio (2001) di Gabriele Muccino, Un giorno perfetto di Ferzan Özpetek, La prima cosa bella di Paolo Virzì e La vita come viene di Stefano Incerti.
10 settembre 2005 riceve il Leone d’oro alla carriera alla 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e non aggiungo altro.
Certo, ultimamente la si vede un po’ troppo sul piccolo schermo in fiction a dir poco discutibili, ma Stefania ormai se ne può anche fregare, il suo l’ha detto e fatto ampiamente.
Ormai le riservano solo ruoli da signora ageé ancora attraente, che corrispondono perfettamente alla realtà, anche perchè il fascino, scusate se insisto, non ha età.
Ogni tanto, nel dubbio, andatevi a rivedere Divorzio all’italiana poi mi raccontate…
