Sono anni che combatto la mia personalissima battaglia per il ritorno delle scrambler monocilindriche, moto semplici ma divertenti di uso quotidiano.
Nate per l’esigenza di conciliare l’uso giornaliero con quello di un leggero fuoristrada, si erano perse di vista con l’arrivo delle moto da enduro, che però si erano sempre più estremizzate, salvo ritornare a galla con le ultime proposte, come Triumph, Ducati e Benelli, fascinose ma tutte legate a dei bicilindrici pesanti e ingombranti, adatti a tutto fuorché allo scopo originale.
Un sano monocilindrico
La base di partenza era ottima, stiamo parlando della validissima Hymalaian, una motocicletta robusta, versatile e facile da guidare, quella che oggi viene definita una sport tourer da fuoristrada moderato, il cui nome campeggia ancora sulla fiancata.
Bastava spogliarla un po’ e renderla più idonea all’uso “urbano”, che è quello cui è destinata la Scram 411.
Nonostante l’aspetto possa raccontarci il contrario, questa Royal è tagliata per la città, senza disdegnare le gitarelle a Santa o al Forte, con qualche giretto fuoristrada, a patto che sia un off blando, vista l’impossibilità di disinserire l’ABS e l’altezza comunque non pensata per l’uso specialistico (e va bene così…)
Il motore è lo stesso della sorella: il monocilindrico raffreddato ad aria, da 411 cc, che eroga 24,3 cavalli a 6.500 giri e una coppia di 32 Nm a 4.500 giri, quindi bello rotondo.
Ma sono le sovrastrutture a fare della Scram una moto completamente nuova.
Un’aria essenziale ma ricca
Pur non avendo quell’aria vintage che in genere accompagna le creature di casa Enfield, la Scram è essenziale e retrò nello spirito, quello di una vera scrambler, polivalente e facile da usare.
La sella è messa a soli 795 millimetri da terra, bella comoda e agile per tutti, quindi anche per i neofiti, con una moto che non vuole mai mettere in difficoltà chi la guida.
La ruota anteriore da 19 pollici non è così da off road come il 21 della sorella, ma promette un buon compromesso tra guida cittadina e fuoristrada.
Mettiamoci poi una bella dieta che le ha fatto perdere qualche chilo fino ai 185 kg a secco, et voilà: la Scram è senza dubbio una moto divertente .
Se posso dare un suggerimento ai ragazzi di Royal Enfield, sarebbe bello per il futuro una ulteriore versione super retrò con scarico alto, serbatoio sin alluminio slim tipo DT per intenderci e monosella, tanto per far scendere la lacrimuccia ai nostalgici.
M forse ci penseranno i customizzatori…
