Gente Ruvida

Renzo Pasolini, il ragazzo con gli occhiali

Renzo Pasolini

Ci sono uomini che lasciano la loro impronta in maniera irreversibile in uno sport o nella storia.
Renzo Pasolini è uno di loro e gli appassionati di moto lo hanno collocato in maniera irreversibile nell’empireo degli eroi a due ruote.

renzo pasolini

Il ragazzo di Rimini

Siamo negli anni cinquanta, anni ruspanti del motociclismo, si corre con motociclette assemblate nelle rimesse e le “scuderie”ufficiali sono poco di più che garage con un gruppo di meccanici e due piloti.

Renzo è figlio d’arte, il papà era un pilota dilettante, e cpomincia a dare gas nel fango con le ruote artigliate, come un qualunque ragazzino smanettone.

Il talento si vede subito e nel 1962,a 24 anni, passa alla pista  con una Aermacchi 175 e comincia a duellare con un certo Giacomo Agostini.

Questo dualismo sarà argomento di discussione nei bar sport di tutto il mondo in quel magico decennio.

Renzo Pasolini poi era tutt’altra cosa rispetto ai piloti glaciali di oggi.

Fumava, beveva, boxava, amava le donne e portava un vistoso paio di occhiali: più ruvido di così…

Si diceva che proprio grazie agli occhiali potesse staccare al limite nelle curve dove gli altri tiravano i freni.

Per sottolinearlo, fece dipingere due occhioni sul suo casco, creando un’icona del mondo delle corse in moto.

Paso

Renzo Pasolini, lo spericolato

La sua vera nota caratteristica era lo stile di guida, sempre al limite, sempre sul filo di una caduta che. a volte, gli rubava la vittoria.

 Con l’Aermacchi ufficiale disputa il mondiale, e correndo in 250, 350 e 500 si fa onore, giungendo anche quarto nel GP d’Olanda.

Si migliora nel ’66 e sempre in Olanda è terzo, come è terzo alla fine del mondiale 350; ma, soprattutto, nella stessa stagione passa alla Benelli, la marca con cui entrerà nella leggenda.

Il ’68 e il ’69 sono gli anni dei duelli con Ago: in pista prevaleva spesso Agostini, mentre nei circuiti cittadini Paso il matto dava la polvere a tutti.

Pasolini

Nel 1968 è secondo nel mondiale 350, ma nel 1969 si infortuna e deve mollare per un anno.

Al rientro c’è il doloroso divorzio dalla Benelli e Renzo si accasa in Aermacchi Harley Davidson.

Paso va subito forte, sfiora il mondiale con una moto che contribuisce a sviluppare lui e si prepara a vincere il mondiale nel 1973 con una nuovissima 350 raffreddata ad acqua.

La tragedia del 1973

E poi il destino ti aspetta dietro l’angolo, la tua moto è nuova, forse grippa il motore, forse le hai chiesto troppo. nessuno lo sa.

Di certo il mondo assiste in diretta ad una delle più dolorose tragedie dello sport a due ruote: una caduta che coinvolge otto piloti nella quale perdono la vita Renzo Pasolini e Jarno Saarinen, due leggende.

Non so se serve aggiungere altro: Renzo “Paso” Pasolini riposa in pace nel cimitero monumentale di Rimini.

Ma nei bar di tutta la Romagna si discute ancora su chi fosse più veloce fra lui e Ago.

paso ago

 

 

 

 

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