Chi sa di scarpe conosce Red Wing, un marchio il cui fascino aleggia nelle fiere di settore da più di una decina di anni.
La business idea era quella di inserirsi nel successo del filone “Timberland”con un prodotto esclusivo di fascia alta, in modo da “catturare” l’interesse del pubblico più esigente.
Sembra che, finalmente, il momento di questo brand sia arrivato, come conseguenza del già descritto “effetto pedula“.
Una storia di minatori
Red Wing non significa solo ala rossa, è il nome di una ridente cittadina del Minnesota, uno degli stati dell’Unione più depressi,ai confini del Canada, che passò dalla campagna all’industria a cavallo del ‘900.
In quegli anni impazzava la corsa all’oro, ma in Minnesota, guarda caso, trovarono solo ferro…
Sfiga? mica tanto, era un bel giacimento con tutti gli attributi, il Masabi Iron Range, che diede lavoro a migliaia di persone, lavoratori che avevano bisogno di scarpe toste, con gli attributi.
E a fargliele c’era lì pronta la neonata Red Wing Shoes, azienda fondata da Charles Beckman, specializzata in scarpe da lavoro e simili, quelle che oggi chiameremmo “outdoor”.
Nacque così l’ Iron Ranger, un boot col doppio puntale protettivo che ancora oggi è uno dei cavalli di battaglia della Red Wing.
Red Wing, scarpe toste fatte come Dio comanda
Alla Red Wing si respira la stessa aria che nella pubblicità della Jack Daniel’s: non è cambiato niente e , naturalmente, i ragazzacci del Minnesota ne sono fieri.
La tecnologia è ancora quella delle origini, cioè il Goodyear Welted, che all’epoca era l’avanguardia e veniva dalla Gran Bretagna, dove avevano inventato l’industria della calzatura.
Si usava, allora come adesso, la pelle più robusta, del macello locale, dove le vacche mangiavano alla grande e la qualità era spettacolare.
Tanto per intenderci, la famosa conceria S.B. Tannery è proprietà di Red Wing Shoes.
Insomma, il meglio del meglio per il lavoratore a stelle e strisce…
Naturalmente la gamma si è presto dovuta allargare, spaziando su tutto il campo delle scarpe da lavoro e outdoor, introducendo modelli per la caccia come l’Irish Setter o il Moc Toe, che sono ancora i best sellers della Red Wing.
Dai boscaioli agli Hipster è un attimo
Scarpe così, vere icone dell’universo redneck, non potevano passare inosservate nel fashion system attuale, dove le barbe, le camicie a scacchi e i jeans destroyed dominano gli outfit di tendenza.
Che poi le si indossi per l’Happy Hour è un altro discorso…
A me piacciono moltissimo, soprattutto le Irish Setter, che andrebbero abbinate a dei jeans un pò stretti più blu possibile, con delle belle cuciture gialle, fate voi.
Per il prossimo inverno la morte loro è con il giubbotto di montone o di pelle , magari uno Schott, ma non ditelo agli Hipster, che ci offenderanno la vista con i loro risvoltini monumentali e, magari, degli incongrui cappotti oversize.
Se le Red Wing potessero parlare se ne tornerebbero in Minnesota…
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