Giubbotti ce ne sono tanti, Levi’s è lì da sempre, ma quando vedi un bel Trucker indossato bene, non puoi che restare a bocca aperta davanti a cotanta armonia.
Perchè il Levi’s Trucker, la denim jacket che vanta più imitazioni al mondo, è un classico americano, una vera icona a stelle e strisce che, anche se non sembra, è frutto di un’evoluzione lunga 80 anni.
Il Trucker, dal camionista all’hipster
Il Trucker nasce come giacca da lavoro nei primi anni del’900, con la rivoluzione industriale, prima ancora dell’uso massiccio dei camion.
Il modello 506xx o Type 1 aveva una sola tasca frontale, pinces e martingala posteriori,ma era privo della famosa etichetta rossa.
Dal 1956 parte il 507xx o Type 2, con 2 tasche anteriori più basse di quelle odierne, vestibilità comoda, 2 grosse pinces e bottoni in vita per stringerlo. Compare la celeberrima etichetta rossa.
Nei mitici anni’60, infine compare il Trucker, o type 3, o 557xx, più slim, con le taschine alte, insomma quello che conosciamo tutti.
Un’altra icona del ’68
Ed è proprio il Type 3 a diventare simbolo dei movimenti giovanili del ’68 quando, fra gli altri, George Harrison lo indossa durante la famosa Summer of Love a San Francisco, facendone una divisa planetaria, con i celeberrimi 501 e le felpe grigie delle università di Boston e Berkeley. con una corona di fiori in testa, naturalmente.
La sua semplicità lo ha portato ad attraversare tutte le mode e le tendenze culturali e musicali, passando indenne il punk, il post punk, il new romantic, l’Hip Hop fino ad oggi, da capo basic e divisa multigenerazionale.
I testimonial sono innumerevoli, da Bruce Springsteen, John Bon Jovi, Axel Rose, Tinie Tempah, Justin Timberlake, Snoop Dogg ( o come si fa chiamare ora…), Ed Sheeran e via così…
D’altronde, chi di noi non ne ha avuto uno?
L’evoluzione del mito
Siamo arrivati alla versione 3.0, il Trucker Commuter Jacket, creato in collaborazione con Google ( e te pareva…)
Siamo connessi h24 7/7? Bene, questo giubbino ci permetterà un’integrazione ancora più spinta con il nostro device preferito, lo smartphone.
Tramite la tecnologia Jacquard di Google, una sorta di tessuto interattivo, si possono azionare i comandi di Spotify e Google Maps sfiorando il polso del Trucker, consentendo soprattutto ai ciclisti, meglio se hipster, naturalmente, una più comoda interazione con lo smartphone.
Lo trovate in alcuni selezionatissimi Levi’s shops e sul sito di Google a 350 euretti…
Detto questo, personalmente il Trucker mi piace scuro, con qualche patch e l’aria stropicciata, come se non te lo fossi levato per un mese durante un coast to coast su due ruote across the states, bello randagio…
Non mi piace tanto la versione invernale, col colletto di pelo, ma , per carità, ci può stare, a patto che lo mandiate spesso in lavanderia!
Costa circa 100 euro e passa la paura.
E lo smartphone me lo metto mi tasca…
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