Chiunque butti un occhio su ragazzetti e non ragazzetti, adepti e orbitanti nella galassia dell’Hip Hop, avrà notato che migliaia di Stan Smith e Jordan, un posto di rilievo nelle scarpe è occupato dalle Puma suede rosse, vera icona dell’ Old School.
Questa è la loro storia
Le suede nascono come scarpe sportive e sono legate ad una leggenda dello sport mondiale
Il nome è quello di Tommie Smith, conosciuto sui campi di atletica come “The Jet”. Il 16 ottobre 1968, in occasione delle Olimpiadi a Città del Messico, il velocista americano infrange il record mondiale dei 200 con 19,83 secondi.
La foto che lo ritrae sul podio insieme a John Carlos , terzo classificato, con il pugno chiuso alto verso il cielo e la testa chinata è uno dei simboli del Novecento, un gesto forte e significativo precursore di Black Lives Matters.
Beh i due ragazzi ai piedi portavano proprio le Puma Suede e, in segno di ulteriore contestazione, quando Tommie sale sul podio scalzo, tiene una sola Suede in mano mentre nello stadio risuona l’inno nazionale americano.
L’ingresso nel mondo hip hop
Circa 5 anni dopo fu un altro atleta a portare la sneaker al livello successivo.
Walter Frazier detto “Clyde” per la passione del fedora alla Clyde Barrow in “Gangster Story” è stato tra gli atleti NBA più premiati della storia, ma certamente il primo ad avere stabilito quanto legarsi ad un personaggio carismatico come il suo fosse la chiave di volta per un marchio. E la sua versione delle Suede dimostrò l’efficacia di una comunicazione simile.
Erano quelli gli anni in cui Puma e Adidas si contendevano il monopolio delle sneakers da strada, la divisa di Harlem, humus da cui sarebbe nato il movimento Hip Hop, da sempre legato a filo doppio al mondo NBA.
I NYC Breakers e la Rock Steady Crew fecero di Puma il loro punto di riferimento e prima che arrivassero gli anni ’90 divenne la divisa di una generazione.
Puma e le suede si imposero come il marchio dell’avanguardia artistica, degli sportivi e delle personalità di successo, fino alle recenti riedizioni di Rihanna e Jay-Z.
Un simbolo e come indossarlo
Inutile dire che in questi tempi così poveri di innovazioni tutte le icone del passato vengon resuscitate e riproposte come novità o quantomeno come must have del terzo millennio.
Le Puma suede non fanno eccezione, tanto che per il cinquantesimo anniversario ne sono state presentate diverse limited editions.
Ma non è questo il punto…le Suede sono proprio belle, sobrie e facili da indossare in un momento in cui le sneakers diventano sempre più complesse e colorate, con quell’effetto carnevale che il gentiluomo dovrebbe evitare come la peste.
È fin troppo evidente che i colori basici sono i migliori e l’abbinamento perfetto è col denim, ma se non lavorate in una finanziaria giapponese o in uno studio legale di diritto internazionale, ormai potete serenamente indossarle sotto un paio di chinos o analoghi pantaloni in cotone ed andare in ufficio con molta disinvoltura.
Visto che per i creativi ormai sono un must (abbinate agli occhiali con montatura oversize), volete forse rimanere indietro?
