Fra tutti i marchi storici italiani di automobili ancora attivi quello messo peggio è sicuramente Lancia.
Pare incredibile che una casa produttrice che in un passato neanche troppo lontano ha avuto in listino capolavori come Flavia, Flaminia, Aurelia, Delta, 037 e Stratos, ma sto sicuramente dimenticando qualcosa, ormai si sia ridotta a commercializzare una vetturetta da vorrei ma non posso come la Ypsilon
Le prime impressioni sono importanti
E non c’è che dire, la nuova Lancia fa tanta tanta scena…
Partendo proprio dall’estetica la HPE è un vero capolavoro, così avveniristica e così profondamente Lancia da togliere il fiato.
Piena zeppa di richiami al passato, sia alla Beta HPE, suo riferimento diretto, che, per esempio, alla Stratos, con quei gruppi ottici posteriori circolari e quell’alettone , questa Lancia fa battere forte il cuore ad ogni lancista che si rispetti.
Gli interni sono ovviamente minimalisti e avveniristici, come ci si può aspettare da una concept car di questo livello.
Ti senti preso e catapultato sul set di Total Recall, per intenderci…
Ormai devono essere per forza elettriche…
Ma le automobili a noi piace anche guidarle, quindi uno si fa delle domande sulle caratteristiche dinamiche e tecniche della Pu+Ra.
Il comunicato Lancia parla di “evoluzione pura di Lancia: una vettura 100% elettrica, con una visione del marchio in termini di autonomia con oltre 700 km, tempi di ricarica di poco più di 10 minuti e consumo energetico sotto i 10 kWh/100 km. Il 70% della superficie estetica è sostenibile”
“I sedili sono realizzati reinterpretando il panno Lancia, il tappeto è in fibra naturale, le componenti in vetro della vettura sono in materiale riciclato”.
Ecco, tutto qui…praticamente un manifesto di buone intenzioni eco-sostenibili e stop.
Sarà questo il futuro di Lancia?
Domandiamoci innanzi tutto cosa stato Lancia fino ad ora e cosa rappresenta Lancia nella mente del potenziale cliente, non solo dell’appassionato feticista del marchio.
La storia parla di berline di lusso e automobili sportive di una classe superiore anche se estreme come la 037 o la Stratos.
Posso immaginare che Stellantis voglia posizionare un marchio del genere nella fascia premium, per intenderci a sgomitare con Audi e BMW, aggiungendo come ingrediente il fascino e l’eleganza italiana, un fattore che le tedesche si sognano.
Quindi dovrebbe svegliarsi a progettare una berlina degna di cotanto blasone utilizzando al massimo la componentistica del gruppo, ma dandole un quid di unicità come per i nuovi modelli Maserati, che mi sembra il marchio che più le si avvicina.
Serve la HPE a tutto questo progetto? contando che si tratta di una 2+2 decisamente estrema e con una quantità di soluzioni che difficilmente vedremo in un’auto di serie, secondo me no.
Diciamo che Stellantis ha voluto battere un colpo e mostrare al mondo che Lancia è ancora viva, vedremo cosa farà di concreto nel prossimo futuro.
Noi per il momento ci dobbiamo accontentare del restomod del Deltone
gustatevi il video della presentazione:
