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Il Parka non morirà mai

parka


Tutti nella nostra vita abbiamo un parka e probabilmente se apriamo l’armadio uno sarà lì che ci saluta pronto all’uso.

Il motivo è semplice: se hai freddo e fuori piove o nevica, difficilmente troverai qualcosa che ti proteggerà meglio di un parka, forse il capo di abbigliamento più antico del mondo.

parka winter

Dalla preistoria alle passerelle

La parola “Parka” deriva dal nenets, una lingua locale parlata nel Nord della Russia dove il clima è particolarmente freddo e significa, letteralmente, “pelle di animale”.

In effetti il parka affonda le proprie origini nei costumi della preistorica popolazione inuit del circolo polare artico, dove ci si riparava dal freddo dal freddo coprendosi con indumenti chiamati per l’ appunto parka fatti di pellicce di orso, volpe e foca indossate una sopra l’altra.

parka

facciamo un grande balzo in avanti…Il parka  fa molta strada e si allontana da quei contesti estremi, per diventare un capo iconico grazie prima di tutto al mondo militare e ai progettisti di divise per piloti e soldati di terra, come avevamo già visto per altri capi, come il trench o il bomber.

parka militare

In questo contesto, nel corso della seconda guerra mondiale, il tradizionale parka viene reso oggetto di un’interpretazione avente l’obiettivo di renderlo utile per l’abbigliamento dei soldati USA.

L’idea viene sviluppata meglio durante la guerra di Corea, alla ricerca di un giaccone per la stagione dei monsoni, quindi piovosa e con sbalzi di temperatura notevoli, percorso seguito anche dalla field jacket.

mods

Nello streetwear il parka irrompe come un uragano con uk movimento Mod, le sue  Vespe, Lambrette e la sua musica, dove Mod sta per modernist e il richiamo alla cultura militare riveduta e corretta è molto presente.

Lo ritroviamo poi con un salto di trent’anni nella cultura grunge, che, in fondo, è un grosso frullatore di tendenze precedenti.

kurt Cobain parka

Celeberrima la foto di Kurt Cobain che lo indossa con quella ingiustificata allegria che lo contraddistingueva…

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Il parka oggi, un capo indispensabile

Come si coniuga quindi il parka con l’outfit giornaliero del gentiluomo?

Beh, è evidente che il parka oggi si è evoluto, ha cambiato pelle ed è diventato un capo hi-tec, alleggerito nei pesi e svuotato nei volumi, per adattarsi agli scenari urbani.

Anche se ha mantenuto il cappuccio bordato in pelliccia, magari eco, per seguire la nuova sensibilità, l’ imbottitura è leggera di peso ma caldissima, non appesantendo più di tanto la silhouette.

Personalmente trovo gli Artic Parka di Woolrich un giusto compromesso fra tradizione, sportività ed eleganza urbana, mentre se cerchiamo un capo più tecnico The North Face non scende a compromessi, così come il look militare di Alpha non si discute.

Un consiglio: non risparmiate sul parka, è un capo che se di buona qualità vi accompagnerà per tantissimo tempo e vi terrà le chiappe al caldo in mille occasioni, dallo stadio alla fermata del bus.

Il parka non si discute: sopra il business suit o sui maglioni di Aran fa sempre la sua bella figura, portatelo con disinvoltura, ma non dimenticate di pagare il parcheggio della slitta con gli husky…

North Face Parka

 

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