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I 70 anni della Corvette, la prima sportiva americana

corvette stingray

Premesso che le supercar europee sono di un’altra categoria. a me le muscle cars d’oltreoceano piacciono, mi ricordano i giocatori di football americano, atleti potenti e sgraziati, espressione del concetto stesso di American Way of Life.

La Corvette è stato il primo modello di auto americana sportiva e si può considerare una vera e propria icona del motorismo a stelle e strisce , come la sua rivale Mustang.

Chevrolet-Corvette

Corvette C1 del 1960

La sportiva low cost

Nel 1953 il mercato era vergine e la scena era dominata da coupé italiane e spider inglesi cariche di fascino, per cui la General Motors optò per il suo marchio a basso costo, Chevrolet, per la realizzazione di una sportiva fatta in casa con pezzi di altri modelli della gamma e carrozzeria in vetroresina.

Nacque così la C1 Corvette, vetturetta spartana, economica e con prestazioni limitate dal “piccolo” 6 cilindri in linea di i soli 4.6 litri, per i gusti yankee davvero poca roba, che frenava pure poco…

Le cose andavano maluccio e il progetto stava per essere abbandonato quando, per contrastare anche la neonata Ford T-bird, più lussuosa e muscolosa, venne introdotto un performante V8 abbinato ad un cambio manuale a 3 marce che la trasformarono in un modello blockbuster.

Corvette

Corvette C2 Stingray

La Corvette C2 e la Stingray

Passano circa 10 anni e la Corvette deve adeguarsi al mercato che si evolve e al tenore di vita crescente degli Americani.

Nasce così la C2, ispirata, fra l’altro, anche dalla Jaguar E, con i freni a disco su tutte e quattro le ruote, ed il motore big-block da 6,5 litri  V8 con 425 cavalli.

La C2 fa da base anche al nuovo modello Sting Ray con  i tubi di scarico con uscita laterale, il lunotto sdoppiato e le prese d’aria (finte) sul cofano, vera icona dei collezionisti.

Da notare che per la prima volta vennero introdotti l’aria condizionata, i poggiatesta e la radio AM/FM, per rendere la Corvette un oggetto del desiderio anche per le nuove generazioni.

Corvette

Corvette C4 Mako Shark

La Corvette C3, lo squalo Mako

Col declinare degli anni ’60 e l’incalzare dei problematici anni’70, con la crisi petrolifera con annessi e connessi, il progetto Corvette venne ripensato e rielaborato, ma l’estetica rimase molto aggressiva, richiamando ancor di più l’animale che l’aveva ispirata, lo squalo Mako, soprannome che venne affibbiato a questa terza serie.

Questa serie ebbe comunque un grandissimo successo commerciale, tanto da restare in produzione fino al 1982, con numerose modifiche radicali.

La cubatura dei motori continuò a crescere fino al 1970, per poi diminuire bruscamente e adeguarsi ai nuovi standard, comprese le marmitte catalitiche e scomparvero dolorosamente i paraurti cromati, simbolo dei ruggenti anni’60.

Chevrolet-Corvette

Corvette C4 anni’80

La C4, il modello della svolta

Siamo ormai giunti ai ruggenti anni’80 e la Corvette si evolve seguendo i tempi.

Il design è ora più filante ed “europeo” con un lunotto che diventa portellone, rendendo il carico dei bagagli più agevole.Dal 1984 Viene dotata di un’inusuale trasmissione 4+3 cioè con quattro velocità normali più tre overdrive sui tre rapporti superiori  per rispettare gli standard sul consumo di carburante, ma in seguito questa soluzione viene accantonata.

La potenza rimane sui 300 cavalli, che, abbinata al peso ridotto della C4 la rende una sportiva decisamente interessante, our avendo perso gran parte dell’ignoranza delle prime versioni…

Corvette Z06

Corvette Z06

 

La Corvette, oggi

Dopo la C8, quest’anno sarà il debutto della Z06, disponibile nelle versioni coupé e spider, con una aerodinamica ai massimi livelli, spinta dall’inedito motore V8 aspirato da 5.5 litri con una potenza di 670 cavalli .

Sarà abbinata esclusivamente al cambio automatico a doppia frizione a otto rapporti, con un’accelerazione da 0 a 96 km/h in appena 2,6 secondi, top speed sconosciuta.

Purtroppo il destino di questa supercar, ormai al livello delle colleghe europee, sembra inevitabilmente destinato al “politically correct” elettrico, anche se l’idea di attaccare una Corvette al filo della corrente mi sembra una bestemmia motoristica.

Ma che ci volete fare, mala tempora currunt…

Corvette 2024

Corvette 2024

 

 

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