Alleluia! il gruppo FCA scopre l’esistenza dell’auto elettrica e affida la pesantissima responsabilità di apripista alla 500, l’auto icona del marchio Fiat.
Della nuova 500 si può dire tutto e il contrario di tutto, ma senza dubbio è stata il modello della svolta a Torino.
Riuscirà anche a proiettarla verso l’era delle auto con la spina?
Una 500 per il futuro
Il debutto doveva essere a Ginevra, ma sto fottuto virus ha bloccato anche la vetrina europea dell’automobile, quindi si è optato per la Triennale a Milano.
La 500 è sempre stata in cima ai desideri degli italiani, è stata l’auto che ha motorizzato l’Italia e chi ha avuto il privilegio di guidare la prima, vera 500 sa cosa vuol dire un’auto ruvida.
La seconda generazione ha ridato smalto ad un marchio asfittico e l’operazione di marketing è stata decisamente brillante.
Questa terza generazione, evoluzione tecnologica della precedente, presenta caratteristiche decisamente interessanti.
Due o tre cose da sapere della nuova 500
La nuova Fiat 500 elettrica avrà un’autonomia di 320 chilometri e una velocità massima di 150 chilometri orari.
Il pianale su cui è sviluppata è totalmente nuovo a causa dello spazio necessario per le batterie.
Monta una batteria agli ioni di litio da 42 kWh, in grado di alimentare un motore da 118 CV. Il veicolo è in grado di scattare da 0 a 50 km/h in 3,1 secondi, niente male direi…
La versione presentata monta fari full led, all’interno eleganti sedili in eco pelle, le ruote sono da 17” e la 500 mostra inoltre fregi cromati per finestrini e fiancata, cruscotto digitale di 7” e schermo di 10,25” nella consolle.
Insomma, se a questo si aggiungo i cosiddetti aiuti alla guida di secondo livello, stiamo parlando di qualcosa di più di una city car, forse il salto di qualità che serviva alla 500.
Quanto costa La 500 elettrica?
E qui veniamo alle dolenti note: se la ordinate oggi con tutto il ben di Dio che vi ho descritto ci vogliono la bellezza di trentasettemilanovecento euri, sì, avete capito bene.
Per una 500…
37.900 euri…
Per avere l’alto onore di possedere uno dei primi 500 esemplari di quella che dovrebbe essere l’esempio di autovettura che motorizzerà l’Italia del 2030.
Cioè un giocattolo per più che benestanti che proprio non vogliono una Mini e si vogliono lavare la coscienza per il riscaldamento globale e le polveri sottili.
Ma fatemi il piacere…
