Dio solo sa quanto ami le scrambler, cioè quella categoria di motociclette nate a cavallo fra i sixties e i fifties negli USA per affrontare dune e strade sterrate con mezzi non specializzati e di grande diffusione.
Questo deve essere una scrambler e oggi, in giro, sinceramente, ne vedo veramente poche.
Come ho sempre detto, non bastano un manubrio da cross, le gomme tassellate e lo scarico alto a rendere una bicilindrica pesante, goffa e costosa una vera scrambler…
Triumph goes to India
Per produrre questa nuova generazione di monocilindriche Triumph ha dovuto rivolgersi a un produttore indiano ultra affidabile, cioè Bajaj.
D’altronde è dalla terra del Gange che arrivano le mie amate Enfield e, per fare un altro esempio, le piccole ed efficientissime KTM, primatiste di vendita anche nel nostro mercato.
Il risultato comunque sembra davvero ottimo e lo standard qualitativo che si percepisce dai video che girano in rete sembra allineato col prodotto di Hinckley.
Se tutto questo si tradurrà in un prezzo di vendita comparabile a quello di Enfield allora Triumph avrà centrato il suo obiettivo.
Monocilindrico, agile, leggero, grintoso
E veniamo a quello che si intravede dalle immagini e dalla scheda tecnica comunicata dalla casa.
I modelli nuovi sono in effetti due. una bella stradale, la Speed, e la X che mi scalda il cuore.
Stiamo parlando di un mezzo dal peso a secco di 179 kg, quindi leggerino, con una sella posta a 83 cm, quindi alla portata di quasi tutti i piloti e questo è fondamentale e se non vi bastano 40 cv raffreddati a liquido per una moto così direi che sono fatti vostri…
La componentistica è spettacolare con un reparto sospensioni notevole, ammortizzatori a gas con serbatoio separato e forcelle a stelo rovesciato dall’aria molto performante.
Una scrambler retrò e fascinosa
L’ estetica è allineata con i canoni dei gentiluomini attempati come me: tradizionale, con il suo bel serbatoio di metallo, scarico basso doppio forse un po’ troppo Ducati e delle incongrue ruote in lega, che però saranno facilmente sostituibili nell’after market.
Le colorazioni sono 3, tutte bicolori o quasi, forse un po’ troppo “fighette” per i miei gusti. ci starebbe proprio bene un bel tutto cromo o tutto nero lucido molto rock’n roll sixties, ma anche in questo caso ci si potrà lavorare.
Il prezzo? lo sapremo a Gennaio quando arriverà nei concessionari o forse, più realisticamente, all’ EICMA e speriamo che i ragazzi di Hinckley si mettano una mano alla coscienza…
