dr martens men pe 2016
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Dr Martens, un’ icona di stile

1460. Segnatevi questo numero: sta per I° Aprile 1960, la data di nascita del primo boot Dr Martens, oltre che per il suo codice identificativo.

Nessuno lo poteva sospettare, ma quel giorno nasceva una vera star del rock, un simbolo che accomunerà almeno quattro generazioni di musicisti e loro seguaci, per approdare a pieno diritto nel fashion system del terzo millennio.

Dr Martens storia di un’icona fashion

L’idea viene negli anni ’50 a due medici tedeschi, Maertens e Funk, che ricercano comodità e robustezza ( Martens si era rotto una caviglia) e inseriscono un cuscino ammortizzante nelle suole delle scarpe, avviando una piccola produzione in serie. 

Le prime clienti sono…le vecchie signore, che trovano una risposta ai loro problemi di camminata, decretando il successo del brevetto dei due brillanti medici.

Ma il destino si compie nel fatidico 1960, quando la Griggs, una azienda inglese produttrice di scarpe antinfortunistiche e militari, intuisce le potenzialità del fondo Maertens ed acquisisce brevetto e nome.

dr martens

Il brillante industriale lo utilizza mixandolo ad una suola oil resistant e un puntale rinforzato, con uno stile semplice ma dannatamente efficace, con quelle otto paia di occhielli che ancora oggi generano dipendenza in schiere di fanatici del brand.

La sua funzione genera il suo successo: il “1460” è una scarpa, forse la migliore per i lavoratori, proletaria, figlia delle periferie delle grandi metropoli industriali britanniche, che porta con se povertà ma anche fierezza, disagio ma soprattutto rivolta.

I ragazzi dei suburbs ne fanno una bandiera ai tempi di Mods contro Rockers, quando le bande si battevano sulla spiaggia di Brighton al ritmo di Quadrophenia: entrambi i gruppi li portavano, talvolta infilando dei chiodi nelle punte per trasformarli in armi (elemento stilistico ripreso da Jeffrey Campbell).

Era inevitabile, quindi, che le band si vestissero come loro, per cui Pete Townshed, Roger Daultry ma anche i giovanissimi Sting ed Elton John ne diventarono involontari testimonial: erano gli albori della Street Fashion.

Skins dr martens

La radice proletaria dei Dr martens si accentua con il passaggio del testimone a bande come gli Hard Mods e gli Skinhead, aggiungendo loro negli anni ’70 una coloritura negativa e violenta, che però veniva stemperata da star del glam rock come David Bowie e Freddy Mercury.

Erano anche anni di moda androgina ed affermazione radicale di parità dei sessi, anni che generarono il successo anche nell’universo femminile di DM’s, Clark’s e Dr.Scholl, simboli di estremismo ma anche di impegno politico.

Sul finire dei seventies, il sorgere del movimento Punk generò l’apoteosi dei Dr Martens, consacrati ormai come “la scarpa del rock”, finendo poi ai piedi anche dei successivi gruppi Ska e New Wave, Clash e Madness compresi: difficile trovare una foto del grande Joe Strummer senza un paio di boots ai piedi.

Joe Strummer

Dopo un parziale oblio negli anni ’90, che li ha confinati nel ghetto delle bande giovanili, l’alba del 2000 e la Brit Pop Invasion li riportano in auge.

Stavolta il botto é fortissimo: tutti gli stilisti inglesi, da Paul Smith a Vivien Westwood, li riconoscono per quello che sono: un’autentica icona di stile, dedicando loro Limited Editions o inserendoli nudi e crudi nelle loro sfilate.

Questo significa solo una cosa: le vere icone, gli autentici simboli della moda, col loro carico di fascino e messaggi impliciti, cambiano pelle ma non muoiono mai…

Dr Martens, un’ icona di stile
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