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Chelsea boots, come e perché

Chelsea-Boots

Ho sempre avuto una passione violenta per gli stivaletti da uomo, quelli che alcuni chiamano polacchini, e sono la mia scelta per la stagione fredda.
Accarezzano la caviglia, la proteggono dal freddo e danno un senso di protezione agli arti inferiori che ti fa sentire saldo come una statua equestre (wow, quanta retorica Nicola!)

Chelsea boots

Breve storia dei Chelsea boots

Sembra ieri ma sono ormai circa 200 anni che i celebri stivaletti britannici dominano la scena della moda internazionale, sia nella versione con l’elastico, con o senza un cinturino o con la più recente cerniera lampo laterale.

Corre ormai il 1800 quando, presso la Royal Family,  J. Sparkles-Hall, il calzolaio personale della regina Vittoria, realizza degli stivaletti decisamente comodi, con uno stile moderno ed avant-garde, che diventano immediatamente un must per tutti gli aristocratici e, naturalmente, per la Regina stessa.

La grande innovazione era l’assenza di lacci, stratagemma che ne permetteva una calzata rapida e uno stile più essenziale, abbinato alle consuete doti di robustezza, confort e impermeabilità.

Il modello fu presto copiato in tutta Europa dagli appartenenti alle upper class (mi piace pensare ai nostri artigiani in prima linea), tanto che Sparkles-Hall ne brevetterà il disegno nel 1851.chelsea boots

I quattro ragazzi di Liverpool 

Dopo un periodo di oblio dovuto alle due guerre mondiali, a riportarli in auge ci pensò la beat generation,quando in un negozietto di Londra a Charing Cross Road due sconosciuti ragazzetti di belle speranze noti al secolo come John Lennon e Paul McCartney ne comprarono quattro paia, due anche per i loro sodali Ringo Starr e George Harrison.

La moda negli anni ’60 era più conformista, quando una cosa la mettevano i Beatles era Bibbia per tutti, per cui i simpatici stivaletti britannici diventano un successo  planetario, una vera icona Pop, tanto che i Chelsea Boots divennero noti anche con il nome di Beatles Boots.

rolling stones

C’è da dire che anche Jagger, Richards e soci furono spesso fotografati con i loro chelsea, magari con la zip, o col tacco cubano, tanto per essere più Rock’n Roll.

Da notare che i completi due pezzi dei Fab Four nulla erano se non un retaggio della cultura Mod britannica e i Chelsea boots erano proprio l’abbinamento ideale.

chelsea-boots

 

Ma li posso abbinare con…

E diciamolo, i Chelsea boots sono decisamente belli e stanno bene con tutto, tranne forse che con gli abiti da cerimonia (ma chi può dirlo?) e rendono più seri un paio di jeans o danno grinta ad un elegante completo Principe di Galles.

Sia in chiave ultra sport, da motociclista, tipo i Blundstone, sia più glamour, come dei Santoni fondo cuoio , i Chelsea Boots si prestano ad uno stile fluido e ad una infinita serie di mix and match.



Poi volete mettere la comodità? si indossano in un nanosecondo!

Dunque, sono assolutamente immancabili nel guardaroba di ogni gentiluomo.

 Chelsea Blundstone

Che budget devo stanziare?

Beh, dipende dalle vostre aspettative.

I Blundstone, sportivi ma adeguati ad un outfit urbano quotidiano, costano sui 160 euretti a prezzo pieno, ma li valgono tutti come comodità e durata, anche se la forma nuova più elegante non mi soddisfa al cento per cento.

Tarocchi col fondo di gomma e pellaccia ne trovate ovunque, soprattutto on line e dai cinesi, per il nostro bene sconsiglio, piuttosto aspettate i saldi, qualcosa si trova.

Se volete un bel paio di Chelsea fondo cuoio vitello pieno fiore o scamosciato, beh, il limite è il cielo, potreste trovarvi a spendere anche 600/700 euro a prezzo pieno, anche di più se vi incapricciate di una Berluti…

Il mio consiglio? il solito! controllate bene la qualità e tenete ben presente che sotto un certo livello di prezzo non si può scendere, privilegiate il made in Italy (o il made in England, fate voi).

Se volete comprarli on line, raccomando un giretto da Lordh, che ve lo manda a casa in venti giorni… non mi paga, giuro!

chelsea boots

 

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