So di confondervi le idee, passando dalla Honda 350 a questa Brough Superior, ma io sono fatto così, se una moto mi piace, mi piace e basta.
D’altronde, se mi seguite dovreste conoscere il mio debole per le motorette d’ oltremanica…
L’originalità, il carattere, lo stile, la tradizione e l’eccellenza tecnica: ecco le caratteristiche che fanno brillare questa nuova creatura della rinata maison britannica, detta anche la Rolls Royce a due ruote.
Perchè la Rolls a 2 ruote?
la storia di Brough Superior è, tutto sommato, piuttosto breve.
Fondata da George Brough nel 1919, si specializzò nella produzione di motociclette di grossa (per l’epoca) cilindrata, prestigiose e potenti oltre che molto veloci.
Nel suo catalogo troverete solo due modelli, la SS80 e la SS100, dove 80 e 100 stavano per le miglia all’ora di velocità massima, e scusate se era poco per l’epoca…
Nel 1935 la Brough Superior presentò un’automobile costruita sulla base della Hudson Terraplane 8 cilindri stessa , mentre nel 1938 si sperimentò una nuova vettura, con telaio di propria progettazione e motore Lincoln V12, rimasta allo stadio di prototipo.
Nel 1940 chiuse i battenti.
Molta della notorietà della Brough è dovuta ad uno dei proprietari della SS100, Sir Thomas Edward Lawrence, più conosciuto come Lawrence d’ Arabia, che trovò la morte proprio a cavallo della Brough Superior.
A lui e alla sua leggenda è dedicato quest’ultima versione della SS100 rimessa in produzione nell’atelier francese di Mark Upham.
La ss100 Lawrence, lusso e tecnologia in salsa vintage
Nel 2013 la Brough risorge sotto la spinta di Mark Upham che, a novant’anni dalla nascita delle famosa SS100, ha presentato all’Eicma la SS100 del terzo millennio.

Brough Superior ss100
Un progetto ambizioso, quello di Upham, che ha investito 4 milioni di euro soltanto per la realizzazione del motore, con l’intento di far rinascere la Rolls a due ruote.
In questo tribolato 2021 presenta la versione Lawrence, con motore bicilindrico a V da 997 cc per 120 Cv.
È un trionfo di magnesio ed alluminio e si caratterizza per alcune scelte tecniche molto inusuali come quella della forcella in alluminio con sospensioni triangolari e ammortizzatore idraulico, oltre che dal telaio realizzato interamente in titanio.
La cura nei dettagli emerge dall’uso di materiali pregiati e dalla lavorazione artigianale di ogni sua parte, che ne porta il prezzo a circa 66 k di euro, mica pochi…
Insomma, se siete disposti a investire una simile cifra per una scrambler lunga e pesante (200 kg) ma che sicuramente non vi farà passare inosservati, siete sicuramente da ricovero ma mi state molto, molto simpatici
E ne caverete grandi soddisfazioni, beati voi, alla faccia di tutti…
