Gente Ruvida

Borile, la leggenda e la sua MDV 300

Borile MDV 300

Mi rivolgo a tutti i leoni degli anni ’60, a quegli stupidotti come me che hanno amato quel fuoristrada dal sapore antico che si faceva sulle mulattiere o gli sterrati nelle valli bergamasche o in Toscana sull’Appennino con delle moto ruvide ma sincere, semplici ma “umane”, che ora vagano fra giapponesi hi-tech e veterane ormai spossate dalle mille battaglie: c’è qualcuno che pensa a noi diseredati?

borile

La risposta è: Umberto Borile

Umberto è una leggenda fra tutti gli amanti delle moto “vere”, semplici ma raffinate, inconfondibili, artigianali e italiane.

La sua storia comincia negli anni ’80, quando commercializza la Piuma 500, un gioiello da fuoristrada con sospensioni ad aria che all’epoca si sognavano ed un peso, come il nome suggeriva, da record per la categoria, 101 kg.

Negli anni ’90 l’umberto sforna capolavori come la B54T e la B500CR, in perfetto british style, che all’EICMA lasciano gli appassionati del genere come me letteralmente a bocca aperta.

Col terzo millennio appare chiaro che, per giocare su questo tavolo, servono capitali freschi per cui nel 2010  la famiglia Bassi diventa l’investor di riferimento della Borile.

I quegli anni, in memoria del giovanissimo figlio Riccardo scomparso prematuramente, Umberto ci regala la splendida 500 Ricky: una limited edition (20 esemplari come 20 erano gli anni di Riccardo) per facoltosi amanti del fuoristrada.

CB500 Ricky

Parallelamente, compare sul mercato anche la Multiuso, una moto “sui generis”, indefinibile, di una raffinatezza incredibile, con cui potresti anche consegnare le pizze a domicilio, ma che è bello immaginare su percorsi da trial.

borile-multiuso-

Nel 2018, grazie all’ accordo con Administra, società veronese operante nel settore automotive guidata da Filippo Manara, si prospettano programmi ancora più stimolanti.

borile

La Borile MDV 300 è il giocattolo perfetto?

Se ne era parlato tanto e , dopo la presentazione all’EICMA di Novembre, in questi giorni è in consegna la Borile MDV 300 , l’ultima genialità dell’Umberto di Vò Euganeo.

A guardarla vengono le lacrime agli occhi: uguale alle belve degli anni’70 ma riveduta e corretta per consentire ai ragazzi dell’epoca di divertirsi ancora: il giocattolo perfetto, quindi.

Da dove comincio? cento chili più  o meno, trenta cavalli (bastano!), avviamento elettrico, sella non altissima, adatta a tutti, candela esterna facile da sostituire, filtro dell’aria che costa 3 euro, zero iniezione, zero ABS, che tanto in fuoristrada non ti serve, quel serbatoio da 12 litri bicolore che ricorda un po’ Mazzilli un po’ Husquarna, solida, no-nonsense, c’è tutto quello che serve e quello che non c’è non si rompe.

borile-300

Ma quanto mi costa?

8000 euro: tanti? pochi? considerate che fatta da zero tutta in casa, salvo il motore che è un Loncin made in China maggiorato da un Suzuki 250, ma totalmente rivisto da Borile con uno scarico fatto a mano che è pura pornografia motociclistica (si può dire? per me sì).

Quello che conta è che la Motorea da Vecioti (leggi “motorella per vecchietti”) è un mezzo raffinatissimo, snob il giusto, fatto per chi vuole fare fuoristrada la domenica senza ammazzarsi, lavare la moto con la canna dell’acqua e il lunedì andare in ufficio senza sbattimenti.

Noi, insomma…ma anche qualche trentenne intelligente che invece di buttare 8000 euro per presunti scrambler ingestibili abbia la cultura necessaria per comprendere il significato della parola scrambler.

scrambler n(off-road motorcycle)moto da cross nf

motoborile300mdv

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