Ci sono auto che passano alla leggenda tramite un film come la DB4 di James Bond .
Ma ci sono auto come la Bentley appartenuta a Keith Richards che non hanno bisogno di un romanzo per diventare leggendarie.
Quelle auto sono leggenda.
Keith Richards, un nome una garanzia
Se oggi il buon Keith viene considerato un’icona della trasgressione e della “vita spericolata”, immaginatevi nei primi anni ’60 cosa poteva essere.
Ecco, figuratevi uno così che nel 1965 compra una delle sole 68 Continental S3 Flying Spur mai prodotte, un mezzo da sempre proprietà esclusiva della nobiltà britannica.
Per l’etichetta di Her Majesty, la Bentley è la vettura il gentleman guida personalmente, mentre la Rolls è affidata all’autista.
E non è che lo scandalo si limitò a questo: Keith installò anche uno speciale scomparto per le sue caramelle preferite (un doppio fondo in radica), noblesse oblige…
Immaginate lo spettacolo delle pietre rotolanti che scorrazzano per Londra dentro sua maestà Bentley e coite come mai l’establishment non li avesse in simpatia.
Blue Lena, una dedica al jazz
Nel 1967 Blue Lena fu anche protagonista di un’ epico viaggio a Marrakesh della band, durante il quale furono, as usual, fermati dall’e autorità locali per possesso di stupefacenti.
D’altronde lo scopo era andare “Somewhere we could get legal drugs.”
Nel viaggio di andata e di ritorno sui sedili posteriori di Blue Lena avvengono più accoppiamenti che in un motel sulla Paullese in un weekend.
Ma perchè Blue Lena?
Keith Richards e più in generale la musica dei Rolling Stones, affonda le sue radici nel blues nella musica nera e Lena Horne era appunto una meravigliosa voce black, la preferita di Keith.
Incidentalmente la Bentley era di un affascinante “dark blue”
Una Bentley vissuta due volte
Fra una cosa e l’altra gli anni passano ma l’attitudine di Keith non cambia e ci ritroviamo nel 1976.
Keith non è proprio lucidissimo ma decide di andare a prendere sua figlio a scuola in compagnia di Ron Wood.
Il nostro, fulgido esempio di padre responsabile, si addormenta al volante, salta la corsia e spalma la Bentley contro un albero.
Tutto per fortuna si risolve senza grossi danni fisici alle persone coinvolte, ma Blu Lena ormai sembra totalmente inservibile.
Lo spacciatore di riferimento di Keith, “Spanish” Tony Sanchez, ha una brillante idea: compra una Flying Spur identica, la sostituisce e Keith manco se ne accorge.
Cioè, se ne accorge anni dopo, si incazza tantissimo, ma ormai non può più fare causa a Tony, perchè è sottoterra.
Blue Lena, dove sei?
E l’originale, dov’è finito?
Beh, come era facilmente immaginabile, qualcuno si è preso la briga di ricostruire la bellissima Flying Spur per riportarla al suo splendore originario.
Qualche anno fa un affezionato estimatore si è aggiudicato Blue Lena per la modica cifra di 763 mila sterline.
Giuro, se li avessi avuti sul conto corrente, li avrei spesi anche io.
Volete mettere l’emozione di possedere una Flying Spur posseduta da uno che suonava come un Dio la sua Fender Telecaster e ha ingerito per tutta la sua vita “droghe e alcool ma solo di prima qualità, anche insieme, sia ben chiaro”?
