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Tutte le Aston Martin di James Bond

Aston Martin DB5

Tutti lo amiamo, tutti, almeno per una volta nella vita avremmo voluto sederci alla guida della sua auto preferita e schiacciare con violenza il tasto delle mitragliatrici.
James Bond e la sua Aston Martin, una coppia di fatto che ci ha fatto sognare e fa parte della storia del cinema come Fred e Ginger, Batman e Robin, Boldi e De Sica.

La fedeltà di 007 alle granturismo britanniche è seconda solo a quella verso Sua Maestà, ma cerchiamo ora di mettere un pò di punti fermi in questa storia d’amore.

db5 Connery

Aston Martin: una storia di eccellenza e bandiere a scacchi

La storia della Aston è lunga è travagliata e presenta più di un intreccio con la tradizione italiana.

L’Aston Martin nasce nel 1913 a Londra da un’idea imprenditoriale di Robert Bamford e Lionel Martin, inizialmente concessionari d’auto che iniziano a produrre auto da corsa, vincendo anche una cronoscalata, la Londra-Aston Clinton, che entrò nel nome dei loro prototipi.

Passata indenne alla prima guerra mondiale, l’azienda rischia di fallire finché, nel 1926 viene rilevata dalla Renwick e Bertelli, di Augusto Bertelli, che la trasforma in “Aston Martin LTD”, spostando la produzione a Feltham.

L’ingegner Bertelli portò la Aston Martin ai vertici delle competizioni internazionali passando a scopo scaramantico dall'”old british racing green” all’italico rosso, finché nel 1933 cominciò a produrre auto stradali in piccola serie.

Nel secondo dopoguerra passò nelle mani di David Brown, un’imprenditore che l’acquisto (per 20.500 pounds…) che ne curò il rilancio con la nascita nei celebri modelli DB, le sue iniziali.

Il resto è storia recente, con l’acquisizione nel 1986 da parte di Ford, fino alla più recente proprietà kuwaitiana con una partnership Mercedes Benz.

Attualmente la Aston produce circa 7000 meraviglie l’anno…se proprio ne hanno una che gli cresce, da qualche parte c’è la mia mail.

L’ultimo intreccio finanziario porta il controllo societario in mano italiana del gruppo Bonomi Investindustrial.

Una volta tanto non sono i soliti tedeschi che ci comprano…

Aston Martin Craig

James Bond e la Aston Martin DB5

Innanzi tutto chiariamo una cosa: anche se tutti abbinano James Bond alla Aston Martin, non in tutti i film compare la stessa auto.

I romanzi di Jan Fleming ci dicono che la DB5 era l’auto personale dell’ammiraglio Bond, ma il bolide compare per la prima volta solo in Goldfinger, nel 1964, in versione ultraccessoriata, compreso seggiolino passeggero eiettabile, per poi riproporsi in Thunderball, l’anno successivo, munita di cannoni ad acqua.

In On Her Majesty’s secret service del 1969 compare una DBS coupè, salvo poi eclissarsi, credo per evidenti esigenze di product placement, fino al 1987, nelle mani di Roger Moore, “mutata” però in una più performante V8 Vantage o Vantage Volante, per motivi di marketing (la Aston Martin doveva spingere i modelli nuovi…)

Finalmente, il grande ritorno! in Goldeneye del 1995 si rivede la benamata DB5, che fa bella mostra di sè anche in Tomorrow never dies, The world is not enough, Casino Royale, Skyfall e l’ ultimo Spectre, nei quali il fortunato proprietario è il grande Daniel Craig.

Uniche eccezioni, Die another day in cui compare una rutilante Aston Martin V12 Vanquish e Quantum of solace con una DBS V12 con la chiave in diamante.

Da rimarcare, in Spectre l’umiliante inseguimento lungo Tevere con una povera Jaguar che fa una bruttissima fine…

SPECTRE ASTON MARTIN

La DB5, una belva in Prince of Wales

Ma com’era fatta e come andava la creatura di Sir David Brown?

Tanto per cominciare la Aston Martin DB5 era una Granturismo 2 porte 2+2 posti, con la carrozzeria in alluminio e magnesio fatta in Italia da Carrozzeria Touring Superleggera.

Il motore, evoluzione dell’unità della DB4, era un sei cilindri in linea tutto in alluminio da 282 cavalli,, che uniti al peso piuma di 1,5 tonnellate circa (meno di una BMW serie 3 per intenderci), spingevano la DB5 a 230 km/h che oggi pare poca roba, ma per il 1963 era uno spettacolo.

Il tutto servito da un modernissimo cambio ZF a cinque marce, per andare da zero a cento in meno di otto secondi, sempre nel 1963…

db5 james bond

Come se non bastasse, la Aston Martin metterà dopo due anni in commercio la versione Vantage da 315 HP che passerà alla storia per la sua leggendaria agilità, oltre che per la classica eleganza delle linee.

L’ultimo esemplare battuto all’asta è stato aggiudicato per una cifretta pari a 3,3 milioncini di euro…

Anche senza mitragliatrici, razzi e scudi posteriori.

DB5 JAMES BOND

Che dire di più?

È  stata la fedele compagna di James Bond, insieme alla Walter PPK e al Martini (agitato, non mescolato), altro che Bond girls!

Bond M DB5

Adesso sapete quanto vi serve per farla entrare nella vostra vita…

OPPURE, IN ALTERNATIVA…

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