Ormai ci siamo. Dovete sposarvi. E sorge il problema: cosa mi metterò il giorno del mio matrimonio? Come deve essere un abito da cerimonia da uomo? Ecco alcuni consigli.
Ok, diciamo che non c’è più niente da fare: vi tocca. Dovete scegliere il vostro abito da cerimonia. Possiamo raccontarcela quanto vogliamo, ma, mentre per le ragazze il matrimonio è “il più bel giorno della loro vita”, per noi maschietti è, ad andarci leggeri, “una gran rottura di palle”.
Molto più interessante l’addio al celibato, vero?
Le signorine ne hanno fatto una letteratura, per loro è un piacere sovrumano scegliere l’abito da sposa, ma come deve muoversi il gentiluomo?
Cominciamo proprio dalla base: evitare i vari “centri sposi” che sono lì proprio per spennare gli sprovveduti.
TIGHT O SMOKING?
L’abito da sposo è un abito per una cerimonia diurna, quindi, a voler proprio essere formali fino in fondo dovrebbe essere quello che in Italia chiamiamo “tight”, cioè letteralmente “stretto “, che altrove viene definito “riding Coat” o “redingote”, abito di uso equestre (avete presente i nobili ? Arrivavano a cavallo…), poi modificato, con le code corte e il plastron sulla camicia bianca.
Va bene, non scherziamo: se non siete nobili o comunque il vostro matrimonio non prevede feste danzanti con invitati di sangue blu, diciamo che è inutile spendere una cifra inaudita per un abito da cerimonia che non metterete mai più. Se proprio volete fare i fenomeni noleggiatelo, con attenzione al peso del tessuto: ho visto gente collassare a luglio con tight invernali…o forse era la consapevolezza della futura vita coniugale 😉
Liquidato il tight, altro errore da evitare è l’uso improprio dello smoking: lo smoking (detto tuxedo in USA e Dinner Jacket in Gran Bretagna) è una giacca adatta a ricevimenti, cene e feste, non a cerimonie quali il matrimonio: dovete portare la vostra futura signora in chiesa o in comune, non a ballare!
La cosa cambia se pensate a un cambio d’abito, quindi dopo la cerimonia vi cambiate e vi presentate alle danze in smoking, magari bianco se il ricevimento si svolge a Capri.
Sto esagerando? Ok,torniamo a noi!
Abito da cerimonia: regole base
Dunque, cosa mi metto nel giorno del Sì? Direi un bel vestito tre pezzi (uno o due petti, a seconda del fisico), colore blu o grigio (non gessato) con una bella camicia bianca con i gemelli e una cravatta chiara, il colore lo lascio a voi.
La cosa migliore è farselo su misura, non necessariamente da un sarto, ma in certi negozi dove viene coltivata l’eleganza maschile, da scegliersi in base al budget, tipo Pessina a Monza o Nervesa a Milano, dove con 500 /600 euro ti confezionano un completo di buona qualità e buon gusto.
Tenete presente che un abito da cerimonia così vi servirà sempre, se non altro per partecipare ad altre cerimonie di povere vittime come voi!
Se siete ufficiali dell’esercito potete sempre sposarvi in divisa, con un effetto Richard Gere da paura…
E LE SCARPE da cerimonia? CILIEGINA SULLA TORTA
E le scarpe? Altro consiglio: compratele in un negozio di scarpe, dove c’è più scelta, scegliete le più semplici possibili, senza fronzoli, forma asciutta, fondo cuoio, suola sottile e guardolo stretto, tipo le Berluti.
Per il colore non avrei dubbi: tutte le sfumature di nero possibili.
Datemi retta: è inutile fare i fenomeni, tanto la festa è per la sposa: quanto a voi, meglio che vi dimentichino in fretta…
